Sapeva che: Terapia con combinazioni a dose fissa e aderenza

1. Aderenza: Cosa significa?
Il termine aderenza descrive il rispetto degli obiettivi terapeutici stabiliti congiuntamente da medico e paziente nel processo terapeutico. La parola aderenza deriva dal latino “adhaerere”, che significa “aggrapparsi/aderire a qualcosa”. Spesso il termine aderenza viene utilizzato come sinonimo di compliance. Esiste tuttavia una differenza di significato tra compliance e aderenza. Il termine compliance (traducibile come “conformità”) esiste già da molto tempo nella medicina e descrive il rispetto da parte del paziente delle misure terapeutiche stabilite dal medico. In tal senso il paziente assume un ruolo piuttosto passivo nelle decisioni riguardanti la terapia e gli obiettivi terapeutici ed esegue le azioni consigliate dal medico (per esempio assumere i farmaci). Normalmente il paziente ha quindi poca voce in capitolo per quanto riguarda le decisioni sugli obiettivi terapeutici del suo trattamento. L’aderenza invece è un concetto differente che si è sviluppato solo negli ultimi anni e che si concentra maggiormente sul paziente e sulla sua partecipazione alla terapia. Il paziente dovrebbe essere coinvolto attivamente nelle decisioni durante la terapia e stabilisce congiuntamente al medico il piano terapeutico. Se un paziente non partecipa attivamente alla definizione del piano terapeutico e alla sua applicazione si parla di non aderenza. Nel prossimo capitolo verranno illustrate le conseguenze della non aderenza e quali fattori influenzano l’aderenza.
2. Perché l'aderenza è importante e quali sono le conseguenze della non aderenza?

L’aderenza è una componente essenziale della terapia, poiché solo i farmaci effettivamente assunti possono fare effetto. L’assunzione regolare e puntuale dei farmaci può avere un grande impatto sulla loro efficacia. Il medico e il paziente si aspettano che i farmaci prescritti sortiscano un determinato effetto, come ad esempio la riduzione della pressione sanguigna nel caso di farmaci per l’ipertensione. Tale effetto rischia di non verificarsi o di verificarsi in misura ridotta se i farmaci non vengono assunti come è stato prescritto dal medico. Di conseguenza si rischia che il medico curante debba aumentare la dose dei farmaci o prescrivere un farmaco in più oltre a quelli già prescritti.

A molti pazienti risulta tuttavia difficile rispettare la terapia. Alcuni studi mostrano che l’aderenza al trattamento di malattie croniche in paesi industrializzati è del 50% circa. Ciò significa che il 50% dei farmaci prescritti per le malattie croniche viene assunto correttamente. Spesso i malati cronici non possono guarire del tutto. Tuttavia, attraverso una terapia regolare, in molti casi si possono alleviare la gravità e i sintomi della malattia. Inoltre attraverso un alto livello di aderenza è possibile ridurre il numero dei ricoveri ospedalieri e l’insorgere di malattie secondarie. La terapia per l’ipertensione ne è un buon esempio: l’assunzione costante di farmaci per la riduzione della pressione e il rispetto degli obiettivi terapeutici stabiliti congiuntamente al medico sono importanti per un buon controllo della pressione. In tal modo è possibile ridurre l’insorgere di complicazioni acute come un’anomalia della pressione (un aumento improvviso e notevole della pressione) e di malattie secondarie, come infarto, insufficienza cardiaca, ictus o insufficienza renale.

3. Quali fattori possono influenzare l'aderenza?

Una mancata aderenza può essere definita come non aderenza. Solitamente non vi è solo un motivo, bensì una combinazione di molte ragioni diverse per cui un paziente non aderisce alla terapia. In letteratura si parla dell’esistenza di cinque dimensioni che influenzano l’aderenza. Queste cinque dimensioni sono:

  • fattori legati al paziente
  • fattori legati alla malattia,
  • fattori legati alla terapia,
  • fattori sociali o economici e
  • fattori legati all’assistenza medica e fattori legati al sistema sanitario.

Per fattori legati al paziente si intendono tra le altre cose la paura del paziente di effetti collaterali, le dimenticanze del paziente, il suo livello di motivazione per l’assunzione dei farmaci o per il rispetto del piano terapeutico, la fiducia nella terapia e nella sua efficacia, così come le sue conoscenze sulla malattia. Un paziente informato sulla malattia, sui suoi sintomi e sulle sue conseguenze, può gestire meglio la malattia, la terapia e eventuali complicazioni. Ma non è solo il paziente ad avere un impatto sull’aderenza.

Anche il dottore o il sistema sanitario in generale possono influenzare l’aderenza del paziente. Se un paziente si sente compreso dal proprio medico e si fida di lui, ciò può avere un effetto positivo sull’aderenza terapeutica. Anche il tempo che il dottore dedica al paziente per spiegare la sua malattia e il suo piano terapeutico può aumentare il livello di aderenza.

Un’ulteriore dimensione che può influenzare l’aderenza è rappresentata dai fattori legati alla terapia. Essi includono fra le altre cose la complessità del piano terapeutico, la durata della terapia e la frequenza delle modifiche al piano terapeutico. Soprattutto in caso di piani terapeutici molto complessi che prevedono ad esempio farmaci con dosaggi differenti e orari diversi, l’aderenza può diminuire. Nella maggior parte dei casi, come per le malattie croniche, le terapie a lungo termine e le modifiche frequenti dei farmaci possono avere un’incidenza negativa sull’aderenza.

I fattori citati che possono influenzare l’aderenza sono solo alcuni esempi per una migliore comprensione. Esistono molti altri fattori che possono avere un impatto sull’aderenza di un paziente e il cui peso può variare per ogni singolo paziente.

4. Terapia con farmaci in combinazione a dose fissa (single pill therapy): cosa è e per quali malattie può essere impiegata?
La terapia con farmaci in combinazione a dose fissa è la combinazione di diversi principi attivi in una singola compressa che contiene lo stesso dosaggio di principi attivi delle singole compresse. Le combinazioni a dose fissa vengono chiamate “Single Pills” in inglese e contengono solitamente due principi attivi. In alcuni casi esistono addirittura combinazioni a dose fissa che contengono tre o più principi attivi e che possono così sostituire diverse compresse differenti che un paziente deve assumere in un giorno. Le combinazioni a dose fissa sono già disponibili per la cura di diverse malattie, anche se rappresentano ancora solo una piccola parte di tutti i farmaci a disposizione. Le combinazioni a dose fissa possono già essere impiegate per la cura di malattie cardiovascolari, malattie infettive, diabete e molte altre malattie. Per le malattie cardiovascolari sono disponibili addirittura molte combinazioni a dose fissa diverse. Una malattia vascolare molto comune è l’ipertensione arteriosa (pressione alta). Per il trattamento dell’ipertensione possono essere utilizzati tanti principi attivi diversi. La linea guida europea raccomanda l’utilizzo di una combinazione di due principi attivi. Inoltre si raccomanda, ove possibile, l’impiego di una combinazione a dose fissa. In tal modo il numero delle compresse che un paziente deve assumere in un giorno può essere ridotto. Un altro esempio dell’utilizzo di combinazioni in dose fissa è il trattamento di malattie infettive come ad esempio un’infezione da HIV o l’infezione dello stomaco da parte del batterio Helicobacter pylori, che molto spesso può contribuire all’insorgenza di ulcere gastriche. Anche in tal caso è possibile ridurre il numero di compresse da assumere tramite l’impiego delle combinazioni in dose fissa.
5. Quali sono i vantaggi di terapia con combinazioni a dose fissa?

Il vantaggio principale di una terapia con combinazioni a dose fissa è la riduzione del numero di compresse che il paziente deve assumere in un giorno. In Germania moltissime persone devono prendere diverse compresse ogni giorno. Più della metà dei cittadini sopra i 70 anni prendono 3 o più compresse giornaliere. Sopra i 75 anni il numero delle compresse aumenta ancor più: in questa fascia d’età un cittadino su tre assume almeno 8 compresse. Molti studi hanno mostrato che spesso i pazienti si sentono oppressi dal numero elevato di diverse compresse da assumere ogni giorno e desiderano diminuirne la quantità.

L’assunzione di un numero elevato di compresse può non solo costituire un peso per il paziente, bensì anche peggiorare il suo livello di aderenza. Alcuni studi hanno mostrato che l’aderenza diminuisce con l’aumentare del numero delle compresse da assumere. Ciò vuol dire che ogni compressa in più corrisponde a una diminuzione dell’aderenza terapeutica del paziente. Ciò significa a sua volta che una riduzione del numero delle compresse migliora l’aderenza dei pazienti.

Spesso la riduzione del numero di compresse non è possibile dal punto di vista medico, dato che tutti i farmaci prescritti sono importanti per la cura delle malattie del paziente e non possono essere semplicemente tralasciati. Ma in alcuni casi è possibile combinare diverse compresse in un’unica compressa. Uno studio sull’ipertensione ha ad esempio mostrato che un’assunzione semplificata dei farmaci corrisponde a un aumento dell’aderenza così come a una riduzione del rischio di malattie secondarie (ad es. ictus, un nuovo infarto o morte cardiovascolare).

6. Come posso sapere se le combinazioni a dose fissa fanno per me?

Le seguenti domande possono aiutarla a capire se una terapia con combinazioni a dose fissa può essere adatta a Lei:

  • Quante compresse assumo ogni giorno? Se assume solo una compressa al giorno, una terapia con combinazioni a dose fissa probabilmente non è appropriata. Se assume diverse compresse ogni giorno allo stesso orario, una terapia con combinazioni a dose fissa potrebbe fare al caso suo.
  • Assumo i miei farmaci in modo affidabile e puntuale? Se trova difficoltoso ricordarsi di tutti i suoi farmaci o dimentica talvolta di assumerli, una terapia con combinazioni a dose fissa potrebbe fare per Lei.
  • Mi sento oppresso dall’assunzione dei miei farmaci? Se nota che l’assunzione delle sue compresse costituisce un peso per Lei e trova difficoltoso assumere le sue compresse in modo regolare e puntuale, allora una terapia con combinazioni a dose fissa potrebbe fare per Lei. È importante che le modifiche dei farmaci non avvengano mai senza previa consultazione del medico curante. Se ha l’impressione di non tollerare un farmaco o se i farmaci non sortiscono l’effetto desiderato, ne parli con il suo medico.

Attualmente non è ancora possibile avere una combinazione a dose fissa per tutte le malattie e per la loro cura. In caso di malattie del sistema cardiocircolatorio tuttavia ci sono già molte combinazioni a dose fissa disponibili. Esse vengono utilizzate già anche in altri ambiti della medicina. Se vuole sapere di più sulle combinazioni a dose fissa, ne parli con il suo medico. Il suo medico può valutare se una terapia con combinazioni a dose fissa possa essere adatto a Lei.

In generale è importante prestare attenzione alla sua terapia e chiarire eventuali domande o dubbi con il suo medico.

7. Chi posso contattare se sono interessato a una terapia con combinazioni a dose fissa?

Se vuole sapere di più su una possibile terapia con combinazioni a dose fissa, si rivolga al suo medico. Discuta con il dottore della sua terapia farmacologica attuale e delle difficoltà che riscontra nell’assunzione dei suoi farmaci. Gli chieda se nel suo caso sarebbe possibile sostituire due o addirittura tre farmaci attraverso una combinazione a dose fissa (Single Pill). Per prepararsi alla conversazione col medico può annotarsi le domande che vuole porgli. Se trova difficile ascoltarlo con attenzione mentre scrive contemporaneamente le risposte che riceve, potrebbe essere utile portare con Lei alla visita medica un’altra persona (ad esempio il suo partner).

L’importante è che le modifiche dei farmaci non avvengano mai senza previa consultazione del medico curante. Se ha l’impressione di non tollerare un farmaco o se essi non sortiscono l’effetto desiderato, ne parli con il suo medico.

Se desidera ricevere un consiglio generale sui suoi farmaci, ne parli al suo medico al prossimo appuntamento. Un’altra opzione è quella di richiedere una consulenza farmacologica in farmacia. Chieda alla sua farmacia se viene offerto questo tipo di consulenza e fissi un appuntamento. Chieda anche quali documenti (piano terapeutico, libretto delle allergie) siano necessari per l’appuntamento di consulenza.